Alla domanda: “Ragazzi, qual è la prima cosa che guardate quando prendete in mano un libro?”, le prime risposte sono state sempre: “La copertina? – La trama?”.
Alla ripetizione della stessa domanda con l’aggiunta di “Ragazzi, la verità! Non è una interrogazione, le vostre prof. non vi possono fare nulla!”, i più coraggiosi e sinceri hanno ammesso: “Il numero di pagine”. Bingo!
E’ così che abbiamo presentato la bibliografia estiva ai ragazzi delle medie di Lavis e Zambana, facendogli fare una “Scalata di libri”.
Partendo dal più “leggero” (in termini di spessore) che aveva 48 pagine, siamo arrivati al più voluminoso di ben 268, ci siamo metaforicamente armati di zainetto e scarponcini e ci siamo inerpicati su per le pagine dei libri. La partenza è stata irta fino a pagina 128, una brevissima pausa fino a pagina 129, e poi ancora su e su fino a pagina 268. Qualche piccola pausa per tirare il fiato c’è stata verso le 240 pagine, ma poi uno sprint finale ci ha portati tutti in vetta.
Come succede spesso, i ragazzini partono un po’ titubanti, con poca voglia di scalare (e di pensare ai libri per l’estate), ma poi si sono incuriositi, appassionati e sono arrivati in cima senza nemmeno avere il fiatone.
L’attività promossa dalla biblioteca di Lavis era denominata “Un libro per l’estate”; all’inizio dell’intervento abbiamo provocato i ragazzini con l’aggiunta di un “Almeno (un libro per l’estate)”. I ragazzi d’istinto hanno risposto “No!”, per provocare, per sfidare l’adulto che gli stava facendo una proposta che loro non avevano (apparentemente) chiesto, per essere controcorrente. Poi intervenivano con domande, sorridevano o commentavano le nostre recensioni verbali, si avvicinavano al tavolo e chiedevano di vederne alcuni, affermavano di sapere sicuramente quale libro prendere, pretendevano dalla bibliotecaria un prestito immediato. E così alla fine, lassù sulla cima più alta della nostra personalissima scalata, ci hanno detto che i libri li leggeranno, e più di uno, anche se alcuni hanno più di 150 pagine!
Questo simpatico stratagemma l’abbiamo usato con i ragazzini delle prime e delle seconde medie.
Per i più piccolini delle classi terze, quarte e quinte elementari abbiamo giocato con gli abbinamenti dei titoli. E’ stato molto divertente: i bambini hanno inventato un sacco di titoli (persino assurdi!), la partecipazione è stata attiva e, soprattutto, il messaggio è arrivato: a quanto detto dai bibliotecari i prestiti sono già iniziati alla grande, ancor prima della fine della scuola! Evviva!!