Mi siedo.
Non è mica lo stesso che innamorarsi da soli. Quando la voce dall’altra parte dice le cose che vorresti, cambia tutto. Quando piaci agli occhi che ti piacciono cambia tutto.
Le cose belle iniziano spesso per caso. Adele e Lorenzo si incontrano per caso all’iscrizione per un corso di teatro, ma un acquazzone estivo li costringe a rifugiarsi in un bar. Adele è una ragazzina con tanta rabbia dentro, odia la madre (come solo un adolescente può fare) e non ha parole belle per nessuno, neanche per quel ragazzo belloccio dalle spalle larghe che invece quattro chiacchiere le farebbe volentieri. Ha solo voglia di stare da sola, ma quando i due escono dal bar si ritrovano catapultati nel 1999 e Adele incontra suo padre, famoso chirurgo che risulterà disperso in mare proprio in quell’anno. Il bar diventerà punto di riferimento per dei salti temporali in cui Adele rivivrà i sogni della madre ragazzina, le volontà del padre ossessionato dalla fama, le rinunce e le speranze delle due persone a cui deve la vita. E’ un viaggio difficile, in cerca di una scomoda verità che però la porterà a capire e a vedere le persone con occhi diversi, meno arrabbiati. Per fortuna che Lorenzo è sempre lì accanto a lei, pronto a sostenerla, a darle fiducia e riuscendo piano piano a scalfire la sua anima impenetrabile. Ma i salti temporali si riveleranno essere anche i viaggi della crescita, delle verità che a volte fanno male e a volte riempiono il cuore, e soprattutto permetteranno la scoperta dell’amore, quello che non fa più dire io ma noi.
Benedetta Bonfiglioli ha pubblicato nel 2012 con la casa editrice San Paolo Pink Lady, altro romanzo legato all’adolescenza. Questa volta si cimenta nella scrittura a quattro mani, con Luigi Ballerini.
Piemme FREEWAY ha vinto il premio Andersen 2013 come miglior collana di narrativa, e questo libro può con orgoglio portare la coccarda in copertina.
Tutto il cielo possibile
Luigi Ballerini, Benedetta Bonfiglioli,
Piemme Freeway
2013
pp. 204
da 13 anni