12.11.2015
“E’ lunedì e Topo Postino comincia il suo giro.
Impila i pacchi nel suo carretto e si mette in marcia…”
Qualche giorno fa abbiamo (volontariamente) detto la parola corrispondenza a dei bambini di quarta elementare. E alla domanda Chi sa cos’è la corrispondenza? ne hanno dette di tutti colori tralasciando il significato più ovvio…per gli adulti.
Quale bambino (o ragazzino) riceve delle lettere al giorno d’oggi? Sono finiti i bei momenti di corrispondenza e attesa (soprattutto di lettere d’amore).
E poi arriva Marianne Dubuc, che ormai ci piace tanto con quel suo modo di raccontare e con quelle illustrazioni colorate che non smetti più di osservare. Il suo ultimo libro, Le case degli animali, è il racconto di una giornata di lavoro di Topo Postino che, si capisce, consegna la posta. E come tutti i postini lo fa visitando le varie case degli animali.
Così andiamo, insieme a Topo Postino, a far visita al Piccione che sta per partire, dalle formiche indaffarate a portare cibo nel formicaio, dalla piovra nel mare e anche dai pinguini nel loro igloo-condominio.
Come spesso accade nei libri di Marianne Dubuc (l’ultimo recensito è questo) la lettura non si limita a quella classica, ma le pagine vanno sfogliate con calma, assaporando tutti i particolari e “leggendo” le storie di tutti i protagonisti del libro (compreso il serpente che occupa quattro facciate!)
Le case degli animali
Marianne Dubuc
traduzione di Paolo Cesari
Orecchio Acerbo
2015
da 4 anni