02.11.2016
“Per tanti anni ho evitato di pensare alla mamma. Come se avessi paura di lei, o dei miei sensi di colpa. E’ rimasta come uno spettro nella mia vita e in quella della mia famiglia. Una figura lontana, immateriale. Una presenza cara ma inquietante.”
Il 12 agosto 1944 Alberto, dieci anni, disobbedisce all’ordine di sua madre di seguirlo e si nasconde nel bosco con un amico e il nonno. Sarà l’ultima volta che vedrà sua madre viva, ma sarà anche la sua salvezza.
Inizia così il doloroso racconto dell’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema da parte di uno dei pochi sopravvissuti, padre dell’autore del libro, che ritorna con la mente a quei terribili giorni in cui furono uccise 400 persone e lui, per puro caso, riuscì a salvarsi.
In Italia la strage viene dimenticata fino al 2004 quando, grazie ad un magistrato tenace, si giunge al processo che individua i responsabili della strage.
Era un giorno qualsiasi
Lorenzo Guadagnucci
Terre di mezzo
2016
da 14 anni