07.12.2016
“Il postino dei messaggi in bottiglia viveva solo in cima ad un’altura, con un albero soltanto a fargli ombra. Tutto il tempo teneva gli occhi fissi sulle onde, in cerca di un luccichio di vetro. Il suo era un lavoro della massima importanza. Era suo compito aprire ogni bottiglia arrivata per mare e assicurarsi che fosse portata a destinazione.”
Il lavoro del postino a volte è semplice, altre volte è molto impegnativo, soprattutto se, oltre alla distanza da percorrere per consegnare il messaggio, ci si mette anche il brutto tempo. Ma il postino è puntuale e non ha mai mancano nessuna consegna.
Un giorno trova una bottiglia con all’interno un messaggio molto particolare:
Nessun mittente e, soprattutto, nessun destinatario. Che fare?
Il postino andò in spiaggia e aspettò e aspettò e aspettò ancora. Proprio quando stava per tornare a casa sentì il rumore di una banda e il verso di un gabbiano. All’improvviso vide il pasticcere con una torta gigantesca, la proprietaria del negozio di caramelle, la donna sua cliente e la bambina vestita di verde. C’erano anche il gabbiano, la marinaia, e l’uomo che suonava gli strumenti di una banda intera. La donna e la bambina vestita di verde dissero: “Sai, abbiamo organizzato noi questa festa. Abbiamo scritto noi quella lettera tempo fa, ma poi ce ne siamo dimenticati! Quando sei passato a domandarci se la lettera era per noi ce ne siamo ricordati! Poi, visto che era tardi abbiamo organizzato tutto in fretta e furia. E sei arrivato”. Commosso, il postino ballò e mangiò tutta la sera e la notte finché, stanco morto, tornò a casa e si addormentò subito. Il mattino dopo, svegliatosi, analizzò la lettera e la sua bottiglia. Trovò una scritta nascosta che diceva: Per Giacomo, il postino dei messaggi in bottiglia”. E così il postino dei messaggi in bottiglia trovò il suo vero nome e ricevette la sua prima lettera.
Vi ricordate di Daniele? Non ha smesso di leggere, anzi! E’ sempre la nostra mascotte ideale. Questa è stata la sua personale interpretazione del libro di Michelle Cuevas.
L’attesa della felicità (quella che porta il postino ad ogni sua consegna), la consapevolezza di essere un messaggero speciale, la capacità e la forza di rimanere semplice e umile. Perché quella del postino è una passione, quasi una necessità: quella di portare frammenti di felicità ormai dimenticati. Questo buffo e tenero personaggio, che vive solo, suscita simpatia e tenerezza.
Un messaggio intenso e molto forte quello che trasmette questo albo, anche se la cosa che ha colpito maggiormente i bambini che hanno ascoltato questa storia (di età diverse) è un’altra: la mancanza del nome del postino.
Qui la versione di Apedario
Qui la versione di ScaffaleBasso
Il postino dei messaggi in bottiglia
Michelle Cuevas, Erin E. Stead
traduzione di Cristina Brambilla
Babalibri
2016
da 5 anni