14.02.2018

Mercoledì al cubo (33): Professione coccodrillo


Il coccodrillo sta dormendo e sogna di essere in una radura che sta guardando nel cielo e all’improvviso DRIIIIN DRIIIN, la sveglia!
Si alza
apre le tende
fa la cacca
poi si lava i denti
poi si veste
poi si prende la cravatta
poi fa colazione
poi si mette il cappello e la sciarpa ed esce dalla porta…SSSSSBAMMMM! 
(Matteo, 6 anni)

Matteo il coccodrillo sta dormendo molto profondamente, ma all’improvviso il suono della sveglia lo desta. Dopo essere stato in bagno ed essersi lavato le zanne, Matteo inizia a vestirsi, sceglie la cravatta, fa colazione, si mette cappotto, sciarpa e cappello ed esce sbattendo la porta. BAMM! (Daniele, 9 anni)


-Com’è bello sguazzare nell’acqua di un fiume, se non fosse per questo fastidioso ronzio sarebbe tutto perfetto! Ah no… questo fastidioso ronzio è solamente la sveglia. Uffa!-. E così, come tutti i giorni, Camillo coccodrillo si alza dal letto, apre le tende eee…saluta la città. Si siede sulla tazza salutando gli uccellini, si lava i suoi settanta denti, più quello di scorta che è il suo dente portafortuna, si mette la cravatta e la salopette portafortuna, ingurgita una frugale colazione compreso il caffelatte che gli piace tanto, si mette cappello e giubbotto ed esce di casa. SBAM! (Nicolò, 14 anni)



Professione coccodrillo inizia anche così. Perché il bello dei libri senza parole è proprio quello di potersi inventare la storia. Abbiamo letto il libro insieme ai nostri tre tester di fiducia, approfittando delle loro età diverse. La prima cosa che abbiamo notato è che, al contrario dell’adulto che ha bisogno di contestualizzare la storia fin dal principio (A che ora si alza il protagonista? Che giorno è?), il loro racconto inizia invece dall’ultima attività che il protagonista sta compiendo prima del risveglio: sognare! Che bellezza non avere (ancora) le ansie legate agli orari da rispettare! 

Una serie di azioni, scandite dalle immagini, conducono il coccodrillo per la città, attraverso un percorso che si intuisce essere abituale: osserva le vetrine, entra nei negozi, ben consapevole di avere a disposizione tutti il tempo necessario per svolgere le sue commissioni.

Sta aspettando di attraversare la strada… e quindi cammina. SPLASH! Una macchina passa ed è andata in una pozzanghera e gli ha schizzato l’acqua addosso. Lui non è contento. Il bambino sta facendo una pernacchia alla mamma.
(Matteo 6 anni)

Matteo attraversa la strada. Attraversa di nuovo, si ferma a guardare un negozio di articoli dentistici, perché si sa che i coccodrilli sono ossessionati dalla loro igiene dentale, quando all’improvviso una macchina guidata da una madre maleducata passa sopra una pozzanghera e un’ondata di acqua lo investe.

(Daniele 9 anni)

Camillo appare molto pensieroso -Non mi ricordo più cosa devo comprare-, pensa. – Ah, già! Lo spazzolino da denti nuovo per il mio dente fortunato.- Ma proprio davanti alla vetrina del negozio dove voleva comprare lo spazzolino ecco che un’auto gli bagna il cappotto fortunato.

(Nicolò 14 anni)


Siamo abituati a protagonisti animali che si comportano come umani, che abitano in comode case, che fanno la spesa, guidano le macchine e camminano su due zampe. Il coccodrillo di questa storia è un animale umanizzato che però abita in una città (Roma) piena di persone.

Come mai? Professione coccodrillo è un silent book originale e piacevole da leggere e da osservare. L’impostazione narrativa ricorda quella dei fumetti; la successione di singoli fotogrammi incorniciati da spazi bianchi riempie la pagina dove, di solito, si trova un’unica immagine. In questo modo il racconto diventa più veloce, il linguaggio più ricco perché le azioni descritte sono tante e diverse e la narrazione rispecchia una successione temporale vicina a quella del libro di narrativa.
Questa scelta narrativa attira lettori più grandicelli ma non è di facile lettura per i lettori che hanno da poco iniziato a leggere.
Ma quanti coccodrilli ci sono? Tre, quattro, cinque! Cinque coccodrilli! Sei?? Sei coccodrilli?
Questa domanda è stata fatta più volte dal lettore seienne, appassionato da sempre di libri, di immagini e di parole. Per lui è stato difficile seguire le vignette e dare un senso a tutte le azioni (la sua, ad un certo punto, è diventata più una descrizione di ogni singola immagine che il racconto di una storia). I due lettori più grandi invece si sono divertiti un mondo a cercare particolari e dettagli curiosi per rendere più ricca la storia.
E noi ci siamo divertite un mondo ad ascoltare e registrare le tre versioni della storia; la capacità di sintesi aumenta in modo proporzionale all’età (12 minuti il più piccolo contro i 4 minuti del più grande). 

Qui la versione di ApeDario

Qui la versione di Scaffalebasso

Professione coccodrillo

Giovanna Zoboli, Mariachiara Di Giorgio,
Topipittori
2017
da 5 anni

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