20.01.2023
“Come sarebbe stata quella serata se un’ora prima fossi rimasto giù, aspettando di uscire per andare al ristorante, anziché salire nella stanza di Michel?
Come sarebbe stato il resto della nostra vita?
Il profumo di felicità che ora sentivo nei capelli di mia moglie avrebbe sempre odorato di felicità, e non, come adesso, del ricordo di un passato lontano, di qualcosa che si può perdere da un secondo all’altro?”
Di cosa parla
Amsterdam, ristorante di lusso. Due fratelli e le loro mogli si incontrano a cena, chiacchierano a lungo, anche di argomenti leggeri, prima di affrontare il vero motivo per il quale si sono dati appuntamento, ossia parlare dei rispettivi figli che hanno commesso qualcosa di imperdonabile. La storia si sviluppa durante la cena, dall’aperitivo alla mancia, ed è raccontata in prima persona da Paul Lohman, uno dei due fratelli.
L’analisi del Gruppo Lettura
Giudizi ed opinioni contrastanti nella discussione in merito al libro, che però ha suscitato indubbiamente molti interrogativi e fornito poche risposte certe e dai risvolti esclusivamente negativi. Quanto è disposto a fare un genitore pur di difendere un figlio? Quanto conta la morale personale e può avere ancora una sua voce quando l’educazione e l’ambiente crescono individui proiettati al solo interesse personale?
C’è chi ha apprezzato la struttura della storia e l’attesa prima di arrivare a scoprire quanto accaduto, e chi invece ha trovato i personaggi poco caratterizzati ed il ritmo troppo lento.
Un romanzo che rispecchia la genitorialità del giorno d’oggi.
Un libro che affronta molte tematiche, forse troppe.
Ciò che prevale su tutto è l’interesse personale dei protagonisti.
Viene evidenziato in maniera molto esplicita il culto del proprio io, l’individualismo imperante in ogni scelta.
I protagonisti trovano un’intesa solo nella violenza.
La grande sorpresa di questo romanzo è la fine.
Una storia senza salvezza.
Grandi assenti la morale e il senso di responsabilità civile in una storia che, per quanto agghiacciante, potrebbe essere in realtà verosimile e molto contemporanea. Una lettura intensa e provocatoria, quasi un thriller.
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Titolo: La cena
Autore: Herman Koch
Traduttore: Giorgio Testa
Editore: Neri Pozza
Anno di edizione: 2010
Pagine: 286
Formato: Brossura