16.04.2018
“A Fenicottero manca una zampa,
e alla zampa manca Fenicottero.
A volte gli prude quella zampa
che non trova, gli vengono i crampi,
ma lui non sa dove grattare.
La zampa forse sta giocando
a nascondino con lui,
ma ha vinto già da molto tempo.
Fenicottero la cerca tra le piume,
piano piano, Ma non riesce a trovarla,
la zampa è sparita.”
Bei tempi quelli in cui Fenicottero era il protagonista assoluto del cielo: campione di Volo veloce, di Corsa sui trampoli, di Migrazione estrema.
Osannato da tutti gli uccelli, tutti lo vogliono come amico. Fino a quando il grande uccello rosa perde una zampa a causa di un incidente e il mondo si sgretola come il guscio di un uovo. Fenicottero non riesce ad accettare questa nuova condizione di vita e piano piano si chiude in se stesso a piangere e a vivere di ricordi che non potranno più tornare. Cerca sostegno negli amici che però sembrano improvvisamente scomparsi, stanno forse giocando a nascondino?
Ad aiutarlo arriva un piccolo e ironico millepiedi, che di zampe ne ha davvero tante! Perché per volare (e per sognare) non servono di certo i piedi…
Una storia piena di positività e di ironia che trae ispirazione da quella di Marc Herremans, triatleta belga che scrive queste bellissime parole all’inizio del racconto: