05.02.2018
“Il mio amico Vito dice sempre che per cuccare le ragazze il trucco sta tutto nella musica: secondo lui non devo far altro che invitarla a casa, accendere lo stereo, metter su un CD e farle sentire una bella canzone d’amore. Solo che io non ho uno stereo.
Ecco, questo è il punto.”
Mi piace la scrittura di Antonio Ferrara, ti fa entrare subito nella storia, nel personaggio, senza farti attendere: leggi le prime parole e ti sembra già di “sentire” come il protagonista, ti immedesimi e non riesci a staccartene. Mi era già successo qui, qui, qui, qui, e ogni volta è bello e diverso.
Si sente che l’autore lavora a stretto contatto con i ragazzi, organizzando anche laboratori di scrittura. Riesce ad entrare dentro i suoi personaggi e a farteli sentire vivi, realistici, concreti. Siano essi maschi o femmine, bambini o giovani adulti, buoni o cattivi.
Questa volta mi sono immedesimata in Cicero, ragazzo alle prese con il suo primo amore e con un’amicizia speciale, ma anche con il fatto di essere sonnambulo e con la decisione dei suoi genitori di lasciare l’isola amatissima in cui abitano. Ed insieme a lui ho conosciuto tanti personaggi speciali: il dottor Orlando, che ha una battuta pronta per ogni situazione, Pierone ed il suo strano tic, la signora Palmina, che gli insegna a superare il dolore con i libri (altre volte nei libri di Ferrara ho ritrovato libri nel libro).
Una storia delicata e profonda, impreziosita dalle poetiche illustrazioni di Paolo Domeniconi.
Il libro era uscito nel 2011 con il titolo L’isola di Cicero ed è scritto in alta leggibilità.
Cicero
Antonio Ferrara
Illustrazioni Paolo Domeniconi
Coccole Books
2018 (ristampa)
da 10 anni