14.11.2017
La prof di italiano era l’unica che se ne accorgeva, di questa cosa qua e, quando parlava degli immigrati, diceva sempre che non erano diversi solo loro, ma eravamo diversi tutti, uno dall’altro, e anche nella nostra classe non ce n’erano due uguali. E tutti andavano rispettati. E diceva sempre che la parola “tolleranza” non le piaceva tanto, perché faceva pensare che uno ti sopporta. La sua parola preferita era “rispetto”, che invece faceva pensare che davvero ciascuno era importante.
Salvatore vive sull’isola di Lampedusa ed è abituato a convivere con gli sbarchi quotidiani dei migranti, a vedere i suoi concittadini darsi da fare per aiutare, l’umanità del medico e del parroco… ma forse non è pronto ad accogliere in casa uno di loro. Quando trova Khalid, naufrago, d’istinto lo porta a casa dai suoi genitori che lo accolgono, ma la convivenza non si rivelerà semplice.
L’accoglienza vissuta e raccontata dalle parole di un ragazzo che dovrà affrontare la paura di chi è diverso da lui e che scoprirà il potere dei libri. Nel libro infatti si racconta di Deborah Soria e del progetto IBBY.
Il primo titolo della collana Semplicemente eroi, inserito nella bibliografia per questo incontro.
Semplicemente eroi. Casa Lampedusa
Antonio Ferrara
Einaudi Ragazzi
2017
pp. 130
da 10 anni