Quando diciamo che il libro è uno degli oggetti più trendy, pensiamo a libri come questo. Cinquant’anni (e più) e non dimostrarli, beato lui!
Un libro dal grande formato e dalle illustrazioni di grande respiro: un pappagallo nato in un giorno con l’arcobaleno che gli ha donato i suoi colori, un elefante che ospita dei topolini sotto la sua pancia durante un acquazzone, la zebra con il pigiama a strisce… e brevi testi divertenti che le accompagnano e che possono essere presentate anche a bambini molto piccoli.
E’ un libro che spesso ci capita di portare nelle scuole materne che frequentiamo, quando improvvisiamo con i bambini una meravigliosa gita allo zoo tutti insieme. Li facciamo salire su quel magico pullman che arriva subito, non annoia, non fa star male (“non ci fa gomitare”) nessuno e, meraviglia!, non inquina l’aria… quello in cui basta chiudere gli occhi, contare fino a dieci e quando li riapri sei già lì, all’entrata dello
ZOO
dove un cartello avverte:
AVVISO
vietato dare da mangiare agli
animali: non date gli uccelli
alla volpe, la volpe al leone,
il pappagallo alla tigre.
Non disturbate le farfalle.
Lasciate i cartelli al loro posto.
Se gli tirate la coda, il leone si
offende. E’ vietato sedersi sulle
tartarughe e giocare con gli orsi.
Applaudite le foche.
Bisogna leggere attentamente gli avvisi dello zoo perché poi, una volta dentro, davanti alla gabbia del leone ci si deve ricordare cosa NON dargli da mangiare, o cosa non si deve fare vicino agli orsi polari e alle tartarughe.
E così pagina dopo pagina, con i bambini visitiamo tutto lo zoo, sempre con in testa le parole di quell’avviso. La pagina con gli uccelli è quella che incanta di più, perché su quell’albero magico ci sono tantissimi tipi di uccelli e riconoscerli tutti è un bellissimo gioco: merli, passeri, picchi, rondini, civette…
Una gita bellissima: scorrendo le pagine del libro di Bruno Munari sembra di essere davvero davanti alle gabbie degli animali.
E le farfalle? Da dove saranno scappate?
Zoo
Bruno Munari
Corraini
2017 R
da 4 anni