08.06.2016
“I due bambini l’avevano prima desiderata,
poi disegnata sui fogli a quadretti dei loro quaderni.
L’avevano costruita con i tronchi che le tempeste sul lago
portano a riva durante l’inverno”
Per la fine della scuola non potevamo scegliere libro più adatto. Cominciano le vacanze, le corse nei prati, le scorribande in bici, le giornate al lago (o al mare chi può) ed è anche tempo di nuove amicizie. In estate i bambini sono come le ciliegie, sbocciano dopo lunghi mesi sui banchi, si colorano e diventano irresistibili, si attraggono e si raggruppano. Ed è proprio un albero di ciliegio che ne L’estate delle cicale fa sbocciare una bella amicizia.
Ma prima ancora delle ciliegie c’è la casetta sull’albero, quella che i due inseparabili amici sognano, progettano fin nei minimi dettagli e infine costruiscono, lassù in mezzo a tutto quel rosso.
Della questione “casette sull’albero” si potrebbe parlare per ore ed ore. L’abbiamo voluta tutti da bambini, i più fortunati l’hanno avuta proprio a qualche metro dal terreno. Per una Pollicina non è stato possibile, erano cose che potevano fare solo i grandi; sorelle e fratelli minori osservavano dal basso e si confortavano con casette tra gli alberi a piano terra (per le quali non c’era bisogno di avere la scala di corda). L’altra Pollicina ha vissuto molte ore felici sugli alberi con la sua amica del cuore; un albero-casa per ciascuna nel grande bosco di famiglia, e pomeriggi interi trascorsi a chiacchierare tra i rami, fare merenda e cantare a squarciagola.
Forse è proprio a causa di questo desiderio, che rimane vivo nel tempo, che gli adulti diventano complici dei sogni dei bambini e non si oppongono a questo gioco “pericoloso”, ma anzi contribuiscono donando stoviglie e utensili per rendere il soggiorno lassù più bello ed accogliente.
Poi il tempo passa e le amicizie estive, anche quelle “per sempre”, si affievoliscono e svaniscono, come le ciliegie sull’albero. La casetta sull’albero rimane un ricordo in fondo al cuore di chi l’ha sognata, progettata e costruita.
Ma poi un giorno i fiori fanno capolino, e dai fiori cominciano a spuntare delle bacche rosse, così come fanno i capelli di Marta, che (ri)scopre un solido e magnifico tesoro nascosto tra i rami. E dopo Marta arriva Tito e poi un nuovo “amico per sempre”.
La casetta sull’albero ci ha catapultate al regalo che abbiamo appena fatto al nostro lettore di fiducia: Il manuale delle 50 avventure da vivere prima dei 13 anni (lui ha ancora tempo, fortunatissimo!).
La missione 10 è proprio quella di costruire una casa sull’albero. Ovviamente la missione precedente insegnava ad arrampicarsi sull’albero, cosa non scontata ma decisamente necessaria per poter passare alla 10.
Cosa dire di questo libro, uno splendido manuale di avventure? Magari lo avessimo avuto noi a otto, nove anni… Un libro lento: il nostro lettore ha tre anni di tempo per realizzare tutte le avventure, ma il suo fido aiutante ne ha addirittura 9, perciò il libro diventa un tesoro che rimane in mente per molti anni, divertente e alla portata di tutti. Avventure di tutti i tipi: da fare con calma (osservare le stelle), in fretta (dar da mangiare ad un animale), da soli o in compagnia. Uno strumento di crescita meraviglioso, che aiuta il bambino a credere in se stesso, a relazionarsi con gli altri e a mettere alla prova le proprie capacità (aumentando anche l’autostima).
Possiamo aggiungere anche una colonna sonora estiva per questi giorni freddi e umidi che ancora non vogliono diventare estate? Eccola: Un albero di trenta piani di Celentano, andate a riascoltarvela. Certo, poter sentire le Pollicine che va la cantano sarebbe davvero (quasi) come sentire le allodole di Adriano 🙂
La versione di ApeDario
La versione di ScaffaleBasso
L’estate delle cicale
Janna Carioli, Sonia MariaLuce Possentini
Bacchilega Junior
2016
da 6 anni
Il manuale delle 50 avventure da vivere prima dei 13 anni
Pierdomenico Baccalario, Tommaso Percivale, Antongionata Ferrari
Il Castoro
2016
da 4 anni (ma solo per il fido compagno del nostro lettore speciale)