Con l’autunno arriva una nuova rubrica. L’abbiamo cercata tanto e finalmente è arrivata, forse caduta da un albero come una noce o una castagna… parliamo dell’insegnante della scuola materna che ha deciso di arricchire questo blog con una sua rubrica. Tutto è nato dal racconto qui sotto descritto…
Come mai, nella “mia” sezione di 17 bambini di età compresa tra i 30 mesi e i 5 anni, io ho avuto l’idea di “conciare” un grembiulino in un modo così indecente?
La scuola dell’infanzia deve preparare gli adulti di domani e sia gli “Orientamenti educativi per la scuola dell’infanzia” che le “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia” concordano nell’affermare che questa deve essere un luogo di cura, di crescita e di incontro di persone.
La scuola è ricca di esperienze e di ambienti di apprendimento, studiati ed approntati dagli insegnanti affinché ogni bambino possa sviluppare sia un’identità consapevole ed aperta, sia le competenze specifiche per affrontare la scuola primaria.
Il bambino interagisce con altri bambini, con adulti e con l’ambiente, apprende attraverso relazioni sociali ed è un soggetto attivo e competente: sa tante cose, e le mette in pratica nel suo agire quotidiano.
Questa premessa “didattica” mi aiuta a spiegare come mai, nella “mia” sezione di 17 bambini di età compresa tra i 30 mesi e i 5 anni, io abbia avuto l’idea di “conciare” un grembiulino in modo indecente!
Pochi giorni fa una mamma ha accompagnato la sua bambina di 3 anni alla scuola materna, e con lei c’era anche la figlia maggiore, che aveva cominciato da pochi giorni la prima classe della scuola primaria. Alla domanda di rito della maestra che aveva accompagnato la bambina nei suoi tre anni di scuola dell’infanzia: “allora, come va a scuola?”, la mamma (la mamma, capito?!) ha risposto tutta soddisfatta: “Bene, anche se ora deve lavorare davvero! Eh, sì, è finita la pacchia di giocare e basta per tutto il giorno!”
Io e la mia collega ci siamo guardate negli occhi mentre la rabbia montava dentro di noi! Come, “GIOCARE E BASTA?”
Il bambino a scuola vive esperienze di socializzazione che lo coinvolgono come soggetto ATTIVO. Da queste esperienze prende forma anche l’idea del mondo che il bambino si fa. Il bambino AGISCE, e così CONOSCE e SCOPRE quello che lo circonda.
Allora ho voluto mostrare, con l’aiuto delle temute macchie sul grembiule immacolato, cosa fa un bambino di tre anni alla scuola dell’infanzia.
Ho raccontato ai bambini che Matteo, mio figlio di quasi 4 anni, è tornato a casa venerdì col grembiulino sporco all’inverosimile, e mi sono anche un po’arrabbiata (non è mica vero, l’ho detto solo per creare suspance!). Ma siccome volevo capire come mai era così, ho chiesto a Matteo di aiutarmi a capire.
E così, alle mie domande curiose -“ma secondo voi come ha fatto a sporcarsi di minestra proprio lì?”-, loro hanno dato le risposte più fantasiose -“forse il cucchiaio era diventato troppo pieno e lui non è riuscito più a fare centro nella bocca”! Che cose fantastiche escono dalla mente dei nostri bambini! Prendiamoci il tempo di ascoltare veramente quello che dicono, seguendo il filo dei loro discorsi!
“Matteo mi ha detto che questa macchia è di una torta di fango” “Bleach! Maestra, dì al tuo bambino di fare le torte col didò, come facciamo noi! Così si sporca poco poco!”. E come si sono tappati la bocca inorriditi davanti al taglio fatto nel grembiule! “Anch’io so usare la forbice, ma taglio la carta a strisce, mica il grembiule!”
Abbiamo passato due ore ad analizzare le macchie e a cercare di capire come Matteo se le fosse procurate. “Ma il tuo bambino si è fatto male quando è caduto che si è sporcato di erba?”. “Sai maestra che anch’io un giorno sono caduta e mi sono sporcata tanto? Il mio papà mi ha portato dalla mia nonna a cambiarmi, sennò la mamma ci sgridava!”
Alla fine ognuno ha voluto disegnare un suo grembiule macchiato dalle sue attività preferite, persino con la “pappa” preparata in casetta!
“Però, maestra, io la minestra non l’ho fatta perché a me non mi piace mica tanto: questa rossa è la macchia della pizza!”
Insomma, alla scuola dell’infanzia i nostri e vostri bambini sono protagonisti attivi delle loro scoperte, esploratori del mondo che li circonda, sono capaci di affrontare situazioni nuove e di instaurare nuove relazioni, anche affettive, sono capaci di stare alle regole e sono desiderosi di apprendere, e sono capaci di divertirsi. Vi sembra che giochino, E BASTA?
I bambini imparano anche se non hanno compiti da fare e se non vengono giudicati dai voti 😉