17.06.2015
“Sul suo fazzoletto di terra, nella Sibersia orientale, il contadino Pachòm vive con la moglie e i loro tre bambini. Ogni mattina, nelle ore bianche e ghiacciate, Pachòm s’infila i suoi larghi stivali e se ne va a lavorare. Non è ricco, ma alla sua famiglia non manca nulla. […] “Se solo avessi più terra” sospira Pachòm guardando al di là del recinto “potrei essere davvero felice…”
“Chi troppo vuole nulla stringe”, questa potrebbe essere la sintesi estrema del racconto scritto da Lev Tolstoj circa 130 anni fa. Pachòm è un contadino russo che ha tutto ciò che gli serve per vivere bene: una casa, una moglie, tre bambini, della terra da coltivare e degli animali da allevare. Tuttavia Pachòm non è contento e decide di intraprendere un viaggio che lo porterà lontano, verso la sua infinita ricerca di quell’irraggiungibile “di più” che gli serve per essere contento. Pachòm è un uomo ambizioso, infelice ed incontentabile.
Un racconto ripreso da Annelise Heurtier e adattato per un pubblico di giovani lettori edito in Italia dalla casa editrice Orecchio Acerbo, che ben rispecchia il modo di vivere moderno (nonostante gli anni che ci dividono dalla stesura di questo racconto): il pericolo di ambizione implacabile che rende l’uomo schiavo e assetato di potere. Il racconto si delinea come la metafora di una ricerca mai appagata e rappresenta la perfetta parabola dell’avidità umana.
Le suggestive e fiabesche illustrazioni di Raphael Urwiller sembrano sospese tra Oriente ed Occidente, con colori contrastanti e pieni che ben delineano le figure.
La copertina stessa, con Pachòm in primo piano, di profilo, che si staglia su fondo bianco ed osserva un punto imprecisato lontano dai nostri occhi. Le figure di animali e contadini sembrano quelle dei vecchi album, da ritagliare e poi incollare all’interno di un paesaggio per provare a creare il proprio mondo perfetto.
Quanta terra serve a un uomo?
Annelise Heurtier, Raphael Urwiller
Orecchio Acerbo
2015
da 8 anni