28.01.2015
“Mi rendo conto che viviamo nel ventunesimo secolo, ed essere ballerino di square-dance a sedici anni può sembrare il segno di un grave disturbo mentale.
Ma la triste verità è che la square-dance mi rende felice…almeno finché nessuno lo scopre.”
Difficile trattenere le risate mentre si legge questo libro, così come è difficile non entrare nella testa del protagonista e capire perfettamente il suo punto di vista.
Steven è un adolescente: ha sedici anni, frequenta la scuola e sta prendendo lezioni di guida per avere la patente. Gli piace molto andare a ballare, anche se preferisce rimanga un segreto visto che si tratta di un ballo particolare, ed ha una migliore amica a cui racconta tutto… o quasi tutto, perché Steven è anche in crisi di identità sessuale e non riesce ad ammettere di essere un ragazzo gay, né con l’amica del cuore, e neppure con se stesso.
Un romanzo che mescola profondità ed ironia, riuscendo a descrivere perfettamente i sentimenti del protagonista. Quante volte in questi casi sono le emozioni dei genitori che scoprono di avere un figlio omosessuale ad essere analizzati e descritti, quando prima di tutto bisognerebbe fermarsi a pensare che, forse, è chi racconta ad aver bisogno di ascolto e di maggiore attenzione.
Le pagine in cui la madre e il padre di Steven, a turno, vogliono insegnargli a guidare, il ballo della scuola in compagnia di un cane anziché di una ragazza e, soprattutto, le pagine in cui il ragazzo rivela la sua omosessualità alla madre prima e al padre poi raccontano perfettamente come il modo di dire una cosa, più che non la cosa stessa, sia a volte fondamentale.
Il libro ha ricevuto diversi premi all’estero. La casa editrice Biancoenero pubblica un romanzo per giovani adulti mantenendo, con la solita sensibilità che la contraddistingue, il carattere di alta leggibilità
Imperdibile!
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Io no! O forse sì…
David Larochelle
Biancoenero
2014
pp. 222
da 14 anni