05.12.2014
Un mese di storie, una per sera, per addormentarsi sorridendo: cortissime, leggere, veloci, spiazzanti, splendidamente illustrate … In realtà non dureranno tanto perché i bambini non si accontenteranno di una sola e ve ne chiederanno ancora e ancora, fino a ritrovarvi tutti col mal di pancia a forza di ridere!
Come delle vere fiabe, cominciano tutte (tranne una) con il famoso C’era una volta, la storia del topo che non sapeva cosa mangiare e quella del bambino che non si metteva mai le dita nel naso, la storia dei tori urlatori e quella dei trenta panini all’uvetta, la storia della donna che pensava sempre a qualcos’altro e quella del maiale che voleva chiamarsi Rosa… fino alla storia dello sbadiglio, con cui tutti andarono a dormire presto.
Ogni storia, all’apparenza surreale, ha in realtà riferimenti realistici molto concreti a caratteristiche umane e pare suggerire che “una risata salverà il mondo!”.
L’autrice, mancata da poco, è stata definita la “Rodari tedesca”. Il testo è datato 1969, ma non ne risente affatto. Un plauso alla casa editrice Kalandraka che, coraggiosamente, ha tradotto oggi queste storie e le pubblicate in un formato che da noi pare non avere ancora avuto il giusto riconoscimento, e che invece sarebbe necessario iniziasse a comparire in modo più significativo, per i bambini che iniziano a leggere da soli.
28 storie per ridere
Ursula Wolfel
Joao Vaz de Carvalho
Kalandraka
2014
pp. 65
da 6 anni