28.03.2013

Idee per un Paese che non legge

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E’ il titolo dell’articolo di Giovanni Solimine pubblicato domenica 17 marzo sull’inserto domenicale del giornale Il Sole 24 Ore. Si tratta di un articolo sconfortante quando ribadisce che il 54% degli italiani non tocca mai un libro e che, partendo da questo dato, analizza il Rapporto sulla promozione della lettura in Italia, curato dal Forum del libro su incarico della Presidenza del Consiglio. Lo studio passa in rassegna le buone pratiche che cercano di stimolare l’interesse per la lettura.
L’articolo capita a proposito mentre le Pollicine da qualche giorno stavano pensando a come festeggiare il primo anno del loro blog.


Abbiamo iniziato quasi per caso, con l’aiuto di un’amica che già conosceva questo mondo, e siamo qui ora a fare il primo piccolo bilancio. 
Il blog nelle nostre intenzioni doveva parlare del nostro lavoro. Così abbiamo cominciato a raccontare le attività che organizziamo in collaborazione con Biblioteche e Scuole. Parlare di queste iniziative significa in un certo qual modo rientrare nelle attività descritte nel Rapporto: abbiamo organizzato campionati di lettura, letture al parco, ecoletture, letture al castello, al nido con Nati per leggere, nelle scuole materne, dopo il lago, abbiamo persino dormito in biblioteca (e presto dormiremo in un castello vero!), facciamo recensioni di libri, che chiamiamo biblioburro, divise per casa editrice e per fascia d’età… tutte attività importanti e che hanno lasciato un segno, in noi prima di tutto, in chi ci ha ascoltato speriamo… ma che sono spesso dovute alla lungimiranza di un bibliotecario o di un singolo Comune, oppure legate alla buona volontà di insegnanti che credono ancora nelle storie, ma che in conclusione non lasciano traccia profonda.

L’articolo di giornale conclude auspicando “un’organica politica di promozione fondata sul raccordo delle competenze statali e locali, all’interno di un piano per la lettura adeguatamente finanziato e periodicamente aggiornato.”
Noi crediamo che ci sia posto per tutti, anzi che ci sia bisogno di tutti. Ognuno può dare il proprio contributo, secondo le proprie competenze. La rete in questo senso sta diventando lo strumento principale di questo scambio di competenze e di esperienze e soprattutto di informazione. Molti blog sono nati o cresciuti in quest’ottica, alcuni più di altri stanno davvero diventando fondamentali nel mondo dell’editoria specializzata per bambini e ragazzi. Di altri più conosciuti abbiamo già parlato.
Continueremo a diffondere idee e proposte per incentivare la lettura, imparando da chi è più avanti di noi, inventando  ogni giorno con passione questo bellissimo lavoro. Perché forse dobbiamo ripartire da queste piccole esperienze, condividerle, diffonderle, allargarle… e un giorno, chissà, la lettura avrà contagiato tutti!

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